Neet: giovani alla ricerca di una meta

Passata l’estate, con il suo tempo “sospeso”, si torna al lavoro e allo studio. Non tutti però. Giuseppe, 28 anni, vive in camera sua, come un adolescente. È un NEET. È parte del fenomeno rilevato dall’ISTAT dei ragazzi Not in Education, Employment or Training. È uno degli oltre due milioni in Italia, tra i 15 e i 34 anni, che non studiano, non lavorano e non sono in formazione. Un fenomeno inquietante e in crescita. A cosa è dovuto? Azzardiamo un’ipotesi: forse siamo davanti a un cambiamento del paradigma lavoro = indipendenza. s
Per generazioni il lavoro è stato il mezzo per conquistare l’indipendenza dalla famiglia costruendo rapporti sociali propri, scegliendo un personale percorso di vita. Non è più così. Davanti alla prospettiva di un lavoro retribuito ben al di sotto di mille euro, della fatica quotidiana per far quadrare conti che non quadrano mai, scatta un ragionamento semplice: restare in famiglia ha solo lati positivi. I pochi soldi di un eventuale lavoro possono migliorare una qualità di vita consolidata, in un ambiente protetto che ha bisogno di ben pochi investimenti personali e quasi nessuna scelta emotiva. Per il momento non vado a scuola, non lavoro, non partecipo alla vita della società; poi si vedrà. In fondo non sembra mancare nulla. Ma indipendenza fa rima con libertà. Libertà di pensiero, di scelta e quindi libertà politica: non esistono scorciatoie. Solo una presenza attiva nel tessuto sociale – scolastico e lavorativo – permette di costruirsi un’idea del mondo dialettica e concreta.
Certo, non si può analizzare un fenomeno attuale con strumenti del passato. È però evidente la causa. Un mondo del lavoro che offre retribuzioni inaccettabili fa sì che molti giovani ridimensionino le proprie aspettative e si adagino su obiettivi minimi. La sfida, dunque, è aiutarli a ripartire. Una sfida che non possiamo permetterci di perdere e che vede l’amministrazione da tempo impegnata su più fronti e già al lavoro su nuovi progetti realizzati in rete tra scuole, famiglie e istituzioni.

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